BIORISONANZA QUALITATIVA SCIO/QUEXS

Che cos’è?

La Biorisonanza SCIO/QUEXS è un’avanzata tecnologia quantistica in grado di valutare il tuo stato di salute. Mediante la registrazione di circa 12.000 frequenze elettromagnetiche emesse naturalmente dal tuo organismo è capace di fornire una fotografia dettagliata del tuo livello di benessere psico-fisico e di indicare le aree critiche su cui intervenire. Per sapere come funziona la Biorisonanza visiona il video seguente

A cosa serve?

La Biorisonanza è una tecnologia quantistica in grado di valutare il benessere fisico, psichico e sociale, in una parola la salute. Il nostro organismo è come un’auto, dispone di tantissime “spie” che si accendono per segnalarci la presenza di un problema prima che l’auto si fermi. Questi segnali non sono altro che onde elettromagnetiche che oggi possiamo registrare con l’aiuto della Biorisonanza.

Come funziona?

Con la Biorisonanza non facciamo altro che metterci in comunicazione (in risonanza) con la persona che vogliamo esaminare effettuando una “chiamata”, proprio come avviene con i cellulari. Il dispositivo si sintonizza sulla frequenza specifica della persona, il suo “numero di cellulare”, con lo scopo di conoscerne il livello di salute. In realtà̀, ogni elemento del nostro organismo emette una frequenza elettromagnetica specifica e pertanto dobbiamo comporre tanti “numeri di telefono” quanti sono gli elementi che vogliamo chiamare, quindi esaminare, per sapere lo stato di salute di ciascuno.

Perché Quantistica?

La Biorisonanza si basa sui principi della Fisica moderna (Fisica Quantistica): ogni atomo, molecola, cellula, organismo, insomma ogni cosa è composta da unità elementari di energia (Quanti) che vibrano emettendo frequenze elettromagnetiche. Tutto è Energia. Il nostro corpo è energia, vibra, è come un cellulare in grado di ricevere e trasmettere.

Per chi è utile?

La Biorisonanza è raccomandabile a tutti, senza distinzione di età. E’ in particolare utile a tutti coloro che credono nella prevenzione e che pensano sia importante occuparsi della propria salute e del proprio benessere prima che insorga la malattia.

A tutti coloro che preferiscono prendersi cura del proprio corpo esattamente come fanno per la propria automobile, ossia prestando attenzione alle “spie” del cruscotto prima che l’auto si fermi.

La Biorisonanza è anche consigliabile a chi desidera analizzare uno specifico problema di salute ed ottenere importanti informazioni.

La tecnologia usata

Il test viene realizzato mediante l’utilizzo di una tecnologica chiamata SCIO (Scientific Consciousness Interface Operations System) in grado di registrare circa 12.000 frequenze elettromagnetiche emesse dal nostro organismo. Lo SCIO effettua una comparazione tra i valori dell’utente e quelli standard, tipici di un individuo sano: ciò consente di ottenere una fotografia dettagliata del livello di benessere psicofisico e di individuare le aree critiche su cui intervenire. In particolare, lo SCIO rileva le reattività elettromagnetiche dei tessuti, in modalità trivettoriale e non semplicemente monovettoriale, attraverso un sistema specifico in biofeedback, esprimendo così un’indicazione del livello di stress psichico e fisico presente durante la valutazione.

Modalità operative

Lo SCIO gestisce un complesso programma di biofeedback elettro-modale con il supporto di un software in grado di raccogliere informazioni bioenergetiche relative all’utente. Le informazioni sono registrate dal corpo attraverso elettrodi a fasce posti sulla testa e sugli arti che forniscono un quadro accurato e preciso dello stato generale dell’utente.

Lo SCIO misura i fattori elettrici di base del corpo e produce un feedback, una risposta. Il tessuto in salute risponderà in linea rispetto agli standard di salute, mentre i tessuti non in salute invieranno impulsi differenti, producendo valori frequenziali diversi rispetto ai valori normali dell’individuo in salute.

Il dispositivo misura innanzitutto il range elettrico di risposta dell’utente attraverso il processo di calibrazione: tale processo stabilisce la linea base, o il range di normalità, della reattività di risposta elettrica. Successivamente, il dispositivo presenta all’utente circa 12.000 potenziali frequenze elettromagnetiche molto specifiche e produce dati numerici comparati e calcolati tenendo conto della linea base o del range normale della reattività di risposta dell’utente.

Le misure delle reattività che eccedono un valore di 100 sono considerate forti reazioni: possono esprimere un’acuta risposta allo stress oppure una positiva risposta alla firma voltammetrica, la frequenza elettromagnetica specifica. Le misure di reattività al di sotto di un valore di 50 sono considerate deboli reazioni: possono esprimere una più cronica risposta allo stress oppure una minore e significativa risposta alla firma voltammetrica. Le forme di ipereattività e iporeattività evidenziate attraverso la biorisonanza sono da considerarsi come possibili area di interesse.

Controindicazioni

La Biorisonanza non ha nulla a che fare con la Risonanza Magnetica: non ha effetti collaterali non presenta controindicazioni poiché è un sistema di rilevazione delle frequenze elettromagnetiche che il nostro corpo emette spontaneamente. La potenza di emissione della Biorisonanza è circa 60.000 volte più bassa di un normale cellulare.

La Biorisonanza non è invasiva, non è necessario spogliarsi né tantomeno assumere posizioni particolari. Non è in contrasto con eventuali cure farmacologiche o medicine naturali; è solo sconsigliata nei casi di portatori di pace-maker, epilessia grave, trapiantati, gravidanza, bambini sotto i 3 anni di età

Come si svolge l’esame

La valutazione dello stato di salute mediante la Biorisonanza si svolge secondo quattro fasi, senza che l’utente debba spogliarsi. Sarà sufficiente togliere i metalli (orecchini, orologio, bracialetti,…), sdraiarsi comodamente sul lettino ed applicare gli elettrodi periferici (polsi e caviglie) e frontali.

  1. Raccolta dati: ha l’obiettivo di comprendere il livello dello stile di vita dell’utente. Le informazioni richieste riguardano ad esempio la quantità di acqua consumata durante il giorno, il numero di caffè, eventuali farmaci assunti, se siamo in presenza di un fumatore,..
  2. Calibrazione: il dispositivo procede innanzitutto alla calibrazione della stanza in modo tale da eliminare dai calcoli tutte le interferenze elettromagnetiche riconducibili a strumenti tecnologici presenti (computer, cellulari,…); successivamente il dispositivo si occupa della calibrazione dell’utente con l’obiettivo di registrare la frequenza elettromagnetica specifica dell’individuo e poterla riconoscere durante l’esame vero e proprio, in sintesi il dispositivo si “sintonizza” con il canale frequenziale dell’utente.
  3. Esame vero e proprio: in circa 4 minuti il dispositivo mette in risonanza le circa 12.000 frequenze disponibili nel database con il campo elettromagnetico dell’utente; il risultato è la raccolta di numerose informazioni relative al livello di salute dell’utente stesso che saranno evidenziate nel Report.
  4. Report: al termine dell’esame viene generato un report dettagliato che raccoglie tutte le informazioni registrate; in particolare l’evidenziazione delle criticità emerse consente al professionista di programmare il percorso di salute specifico e personalizzato per l’utente con l’obiettivo di eliminare le criticità rilevate.

 

Il Report

Le aree d’indagine approfondite nel Report sono le seguenti:

  1. Colonna vertebrale
  2. Meridiani Energetici
  3. Sistema Digerente
  4. Alimentazione
  5. Squilibri ormonali
  6. Intolleranze alimentari ed ambientali
  7. Quadro omotossicologico (intossicazioni)
  8. Profilo psicologico

L’analisi di dettaglio contenuta nelle aree d’indagine è preceduta da un breve prospetto di sintesi che grazie alla elaborazione di alcuni Indicatori Generali è in grado di fornire una fotografia sintetica dello stato di salute dell’utente.

  • S.O.C. (Suppression & Obstruction to Cure Index): è un indice che esprime una valutazione numerica circa la qualità del nostro STILE DI VITA;
  • Frequenza di maggiore risonanza: indica il livello di ENERGIA NERVOSA
  • Angolo di fase: rileva l’ANDAMENTO DELLA SALUTE
  • V.A.R. medio: indica il livello di BENESSERE PSICO-FISICO
  • Indice di Vitalità cellulare: misura la VITALITA’ CELLULARE, direttamente collegato con la differenza di potenziale di membrana cellulare

 

La terapia 

La tecnologia QUEXs ha la capacità di stimolare in maniera e precisa determinati campi informativi. Essa lavora con il concetto di biofeedback e, una volta inviata la terapia frequenziale, essa continuerà fino alla normalizzazione dei valori di ritorno.

La terapia consiste nella somministrazione della frequenza elettromagnetica voluta che manda in risonanza la molecola, tessuto o organo bersaglio corrispondente. 

Una volta instaurata la risonanza si possono utilizzare due tipologie di interferenze: una interferenza costruttiva ed una interferenza distruttiva. L’interferenza costruttiva si ha nel momento in cui il segnale elettromagnetico inviato risulta essere in fase (sfasamento di 0 gradi) con il segnale elettromagnetico emesso dal ricevente. 

Fase di un’onda elettromagnetica  (Spaggiari P., Tribbia C., Medicina Quantistica: la medicina attraverso la fisica dei quanti, Tecniche Nuove, 2016)

Essendo in fase, il risultato sarà un incremento di ampiezza di quel segnale con un aumento della capacità dello stesso di creare organizzazioni molecolari di acqua LDW in zona di esclusione (EZ), con conseguente organizzazione chimica. L’interferenza distruttiva si ha nel momento in cui il segnale elettromagnetico viene sfasato di 180 gradi, risultando così “speculare” al segnale, della molecola, tessuto o altro, bersaglio. 


Sfasatura di 180 gradi di un’onda elettromagnetica
(Spaggiari P., Tribbia C., Medicina Quantistica: la medicina attraverso la fisica dei quanti, Tecniche Nuove, 2016)

Questa interferenza porta ad un azzeramento del segnale elettromagnetico del bersaglio. Di conseguenza le organizzazioni molecolari in zona di esclusione si “disorganizzeranno” impendendo quindi il mantenimento della struttura molecolare “accolta ed organizzata” dalla struttura chirale delle molecole di acqua precedentemente presente, ma ora non più.

 

BIORISONANZA QUANTITATIVA BIO-WELL

Che cos’è?

BIO-WELL è una tecnologia creata in Russia dal Dr. Konstantin Korotkov, professore di Fisica presso l’Università di Tecnologie Informatiche, Meccanica e Ottica di San Pietroburgo e ricercatore presso l’Istituto di Ricerca per l’Attività Fisica e lo Sport di San Pietroburgo.

La tecnologia Bio-Well misura il Campo Energetico Umano (CEU) attraverso la scansione dei biofotoni emessi dalle dieci dita delle mani (Korotkov K., 2017). Il primo a proporre l’idea di studiare la correlazione dei biofotoni emessi dalle dita con la salute umana fu il tedesco Voll, i cui studi furono sviluppati successivamente dal connazionale Peter Mandel. Mandel creò la prima tabella sulle connessioni fra le dita umane e gli organi e sistemi basati sulla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) grazie ad un sistema di valutazione da lui creato, l’Analisi Esogetica, che si basa sugli studi della fotografia Kirlian. Korotkov e la sua equipe hanno ripreso le tabelle di Mandel, apportando ulteriori modifiche basate sulla correlazione con la pratica clinica.

Il software dedicato elabora dei Bio-grammi e costruisce un modello di Campo Energetico Umano, un’immagine che evidenzi il campo energetico presente attorno ad un’immagine umana assieme a diagrammi e tabelle numeriche.

A cosa serve?
Una riduzione del CEU è conseguente ad una ridotta disponibilità energetica dell’organismo umano. Siccome i sistemi biologici utilizzano energia per mantenere un ordine informativo e molecolare (entropia negativa) al cospetto di un ambiente ricco di disordine (entropia), la valutazione della quantità di energia disponibile attraverso il sistema Bio-Well ci dà una prima indicazione sulla reale possibilità di mantenere integre le funzioni anatomo-fisiologiche ed anche eventuali deficienze o accumuli energetici.

Come funziona?
La tecnologia Bio-Well misura il Campo Energetico Umano (CEU) attraverso la scansione dei biofotoni emessi dalle dieci dita delle mani (Korotkov K., 2017).

 

BIORISONANZA PEMF/CEMP

Che cos’è?

Le PEMF (Pulsed Electromagnetic Fields) sono tecnologie in grado di erogare dei campi elettromagnetici di brevissima durata (da 100µs ad alcuni millesimi di secondo), potenze molto elevate (sino anche a 3 Tesla) e frequenze molto basse (da 1 ad alcune decine di Hertz) (Allegretti M., 2022). Il campo energico umano, che precedentemente abbiamo chiamato CEU opera principalmente in un range di frequenze comprese tra 0 Hz e 30 Hz, esattamente come il campo magnetico terrestre (Meyers B.A., 2014). Di conseguenza, quando attraverso la valutazione del CEU utilizzando la tecnologia Bio-Well si fosse evidenziata una riduzione del campo, la terapia PEMF, che utilizza energie nella banda di frequenza terrestre e dell’essere umano sono davvero molto indicate. Per semplificare è come se la terapia PEMF fosse il caricabatterie ideale per l’essere vivente che si presenta leggermente o addirittura fortemente scarico.

A cosa serve?

La creazione di un campo elettrico prodotto dal potente campo magnetico è sicuramente il miglior modo possibile di penetrazione dell’energia in profondità. 

A partire dagli ioni, si hanno reazioni chimiche su proteine, enzimi ed altre molecole fino al coinvolgimento degli organelli contenuti nelle cellule, tra i quali i più importanti sono senza ombra di dubbio i mitocondri. Attraverso questa modalità l’impulso va ad agire sulla fisiologia della cellula riequilibrando le proprie funzioni. L’effetto finale è il graduale ripristino del potenziale di membrana cellulare (Allegretti M., 2022). 

Durante la valutazione con il QUEXs il valore della “Vitalità Cellulare” è direttamente proporzionato con il livello di equilibrio della differenza di potenziale di membrana cellulare. Quindi, nel caso in cui trovassimo questo valore piuttosto basso (inferiore a 6 in una scala che va da o a 10), la terapia PEMF, che ha dimostrato di normalizzare tale aspetto, è sicuramente molto consigliata. 

Il premio Nobel Otto Warburg notò, inoltre, che le cellule sane presentavano una differenza di potenziale di membrana (voltaggio) compresa tra 70 e 100 mV, mentre le cellule cardiache tra i 90 e 100 mV. Egli evidenziò che il distress, l’inquinamento e l’invecchiamento portano ad una riduzione del voltaggio cellulare. Persone con patologie croniche presentavano un valore compreso tra i 30 e 50 mV, fino ad arrivare alle persone con il cancro che presentavano valori intorno ai 15-20 mV (Meyers B.A., 2014).

I principali benefici della terapia PEMF sono (Meyers B.A., 2014):

  • Normalizzazione del potenziale di membrana cellulare
  • Incremento della produzione di ATP mitocondriale
  • Miglioramento della funzionalità della pompa sodio/potassio
  • Incremento del Ph cellulare con l’aumento dell’alcalinità sia cellulare che sistemico
  • Incremento captazione dell’ossigeno e sua assimilazione cellulare
  • Riduzione della viscosità ematica e incremento della funzionalità circolatoria e microcircolatoria
  • L’incremento dell’alcalinità conseguente alla terapia PEMF porta una sua indicazione anche in tutti quei casi nei quali il pH delle urine e della saliva presentasse livelli di acidità, preservando così l’utilizzo del minerale calcio presente nelle ossa per tamponare tale aspetto.

 

Come funziona?

La terapia PEMF viene comodamente somministrata al paziente sdraiato sul dispositivo progettato per l’erogazione dei campi elettromagnetici pulsati, in studio, oppure direttamente al proprio domicilio